«Che guardi, passante?» La festa di san Luigi di Montfort in parrocchia
Dal 25 aprile al 2 maggio 2021 la parrocchia San Luigi Maria di Montfort, a Roma-Monte Mario, vivrà l’annuale Settimana della comunità, in occasione della festa liturgica del Santo titolare della chiesa, che si celebra il 28 aprile.
La settimana avrà come filo conduttore l’epitaffio, scolpito su una lastra di marmo nero e posto sulla tomba di S. Luigi di Montfort nella chiesa di Saint-Laurent-sur-Sèvre in Francia, dove venne sepolto dopo la sua morte avvenuta il 28 aprile del 1716. Vi si leggono queste parole:
Che guardi, passante?
Una fiamma spenta,
un uomo che il fuoco della carità ha consumato,
che si è fatto tutto a tutti,
Luigi Maria Grignion de Montfort.Se t’informi della sua vita,
nessun’altra è stata più pura;
per la penitenza,
nessun’altra più austera;
per lo zelo, nessuno più ardente;
per la devozione a Maria,
nessuno meglio di luiè stato simile a san Bernardo.
Sacerdote di Cristo,
ha imitato la vita di Cristo;
con la Parola
ha predicato ovunque il Cristo;
infaticabile, non si è riposato
che nella tomba.È stato il padre dei poveri,
il difensore dell’orfano,
il riconciliatore dei peccatori.
La sua morte gloriosa
è stata simile alla vita:
come ha vissuto, così è morto.Maturo per Dio,
è partito per il cielo.
È morto il 28 aprile
nell’anno del Signore 1716,
all’età di 43 anni.
Non si sa con precisione chi abbia dettato il testo. Viene attribuito a Gian Battista Blain o al marchese di Magnanne, due amici intimi di Luigi Maria di Montfort. Di certo il Blain l’ha giudicato come la più fedele descrizione di Luigi Maria. Desta stupore e commozione il fatto che, a soli diciassette mesi dalla morte, si fosse già fissata nella mente e nel cuore della gente una sintesi così profonda della personalità e della vita del Santo.
L’animazione spirituale della Settimana parrocchiale è stata affidata a p. Aldo Bolis, superiore dello studentato monfortano internazionale di Roma. Ogni sera vi sarà la testimonianza di un sacerdote monfortano della Casa Generalizia; inoltre, nella vigilia della festa verrà ricordato il transito del Padre di Montfort. Infine, la comunità parrocchiale si raccoglierà per pregare la Preghiera infocata.
Tre concorsi, aventi sempre come oggetto l’epitaffio, non mancheranno di coinvolgere grandi e piccoli.
- Il primo: scrivere una versione personale dell’epigrafe, anche una sola frase o alcune righe, immaginando che san Luigi Maria è vissuto ai giorni nostri e ha abitato nel quartiere di Monte Mario.
- Il concorso fotografico Penso, vedo, scatto. Dopo aver letto l’epigrafe di san Luigi di Montfort, lasciarsi ispirare dal quartiere e scattare una fotografia inedita.
- Il concorso Fai uscire fuori l’artista che è in te. Bambini e ragazzi (fino a 12 anni) sono invitati a inviare una loro opera, senza porre limiti alla fantasia (foto, disegno, fumetto, pittura, collage, acquarello, ricamo, ceramica, das, …), che rappresenti una parte dell’epigrafe di san Luigi Maria oppure un episodio della sua vita che più ha colpito.