«Da un lato, la Sapienza [Gesù] vuole mostrare il suo amore per l’uomo fino a morire al posto di lui per salvarlo; dall’altro, non sa decidersi ad abbandonare l’uomo.
La Sapienza [Gesù] trova allora un meraviglioso segreto per morire e vivere nello stesso tempo, e per restare con l’uomo sino alla fine dei secoli: è l’amorosa istituzione dell’Eucaristia. E per poter appagare il proprio amore in tale mistero, non ha difficoltà a mutare e rovesciare la natura.
Se non si nasconde sotto lo splendore di un diamante o di altra pietra preziosa, lo fa perché non vuole rimanere con l’uomo solo esteriormente. Si nasconde, invece, sotto l’apparenza di un pezzetto di pane che è il nutrimento proprio dell’uomo, affinché mangiata dall’uomo, possa entrare fin dentro il suo cuore e prendervi le sue delizie.
A tanto giunge chi ama con amore! O Sapienza eterna, – dice un santo – o Dio veramente prodigo di se stesso nel desiderio che sente dell’uomo!».
(Montfort, L’Amore dell’eterna Sapienza 71)