Maria, madre nascosta
Ascolto la Parola di vita
Dal Vangelo secondo Marco
Diceva [Gesù]: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra» (4,30-32).
Contemplo con Luigi di Montfort
Dal Trattato della vera devozione a Maria (cfr. VD 2)
«Maria è vissuta in grande nascondimento; perciò, è chiamata dallo Spirito Santo e dalla Chiesa: Alma Mater, Madre nascosta e segreta. La sua umiltà è stata così profonda da non avere sulla terra attrattiva più forte e continua se non quella di vivere nascosta a sé stessa e ad ogni creatura, per non essere conosciuta che da Dio solo».
Rifletto
All’inizio del Trattato, Luigi di Montfort chiama Maria Alma mater, “Madre nascosta”. Il più grande desiderio di Maria è di essere nascosta per umiltà e Dio l’ha esaudita. Scrive il Bérulle: «Dio la nasconde a sé stessa e la nasconde in sé stesso, nel segreto del suo seno, cioè nel segreto della sua sapienza e della sua condotta». Maria all’Annunciazione non ha detto «sono la Madre di Dio», ma «sono la serva del Signore». Sarà Elisabetta, piena di Spirito Santo, a proclamarla “Madre del mio Signore”. È il cielo a metterla in luce!
Il mistero del rapporto tra Dio e l’uomo non cerca la pubblicità – ha detto papa Francesco – perché il mistero che fa pubblicità di sé non è cristiano né veritiero. Anche il mistero del rapporto tra Dio e la Vergine Maria non cerca la pubblicità. Dio nell’incarnazione si è manifestato nell’umiltà e nel nascondimento, lontano dai radar e dai flussi della grande storia! L’incarnazione è stata resa possibile dal “sì” di una ragazza, nata e cresciuta a Nazaret, un piccolo villaggio alla periferia dell’Impero, che nemmeno compariva sui social dell’epoca. Maria è come un granellino di senape, il più piccolo di tutti i semi. La sua maternità divina rimane nascosta e proprio il nascondimento custodisce il mistero e permette che cresca, fiorisca e porti il frutto benedetto, Gesù.
Nell’icona di Maria, madre nascosta, presenza discreta e silenziosa in tutta la sua esistenza, è racchiuso un insegnamento prezioso per i nostri tempi, ammalati di protagonismo e smania di apparire. Chi davvero influenza la storia è chi accoglie, custodisce e vive il Vangelo e nel nascondimento lo fa crescere giorno dopo giorno.
Maria ci aiuti a mettere a disposizione di Dio tutto noi stessi, senza il minimo autocompiacimento, liberi dalla preoccupazione di farci un nome, di apparire, di avere visibilità agli occhi umani. Desideriamo anche noi di essere conosciuti solo da Dio. Egli vede, amando, nel segreto del nostro cuore. Rimaniamo, allora, sotto l’ombra di Maria.
Prego
«O Maria,
nel silenzio, nell’ombra e nell’oscurità
hai nascosto la tua bellezza.
Regna in me
nell’ombra della tua fede,
perché creda e compia
la volontà del Padre mio.
Piena di grazia
adombrata dallo Spirito Santo,
forma Gesù Cristo nel mio cuore.
Sciogli il mio ghiaccio
per seguire le tue orme.
Pongo in te
la mia fiducia, Regina del cielo,
per vivere felice alla tua ombra,
nella speranza
di avere Dio per ricompensa.
Come è dolce! Come è dolce!
Alla tua ombra mi nascondo».
(cfr. Cantico 155)