«Se fossi stoffa mi darei ai poveri». La beata Maria Luisa di Gesù, confondatrice delle Figlie della Sapienza
In ogni epoca, per irradiare il fuoco del suo amore sulla terra, lo Spirito Santo suscita uomini e donne capaci di uno sguardo nuovo. Ad alcuni, come a san Luigi di Montfort e alla beata Maria Luisa di Gesù, comunica il carisma di fondatore, sorgente di una spiritualità particolare e di una missione da trasmettere a dei discepoli perché venga continuata.
Cresciuta alla scuola di san Luigi di Montfort, Maria Luisa ha fondato con lui la Congregazione delle Figlie della Sapienza (2 febbraio 1703), il ramo femminile della Famiglia monfortana. Beatificata il 16 maggio 1993 da Giovanni Paolo II, il 7 maggio si celebra la memoria liturgica.
Maria Luisa Trichet è nata a Poitiers, in Francia, il 16 maggio 1684, in una famiglia della borghesia cittadina. A 17 anni incontra Luigi di Montfort, cappellano dell’ospedale generale, luogo che raccoglie barboni, prostitute, poveri e malati. Nel pieno dell’adolescenza, Maria Luisa coltiva nel cuore il desiderio ardente di donare la sua vita a Dio come suora e lo confida in confessione al Padre di Montfort. Costui le propone di venire a vivere all’ospedale per servire e mettersi alla scuola dei poveri.
Maria Luisa, malgrado la sua giovane età e le resistenze della madre, lascia la famiglia e si presenta all’ospedale per esservi ammessa come governante! Davanti al parere negativo dell’Amministrazione chiede di poter entrare come povera: «Se non vogliono accettarmi come governante, forse vorranno accettarmi come povera».
Il 2 febbraio 1703, il Padre di Montfort consegna a Maria Luisa il primo abito delle Figlie della Sapienza: di stoffa grezza, color grigio cenere, in tutto simile a quello della gente semplice del tempo, dove spicca una grande croce e la corona del Rosario. Nel consegnarlo, Montfort le dice: «Io mi chiamo Luigi Maria, tu Maria Luisa; aggiungi il nome di Gesù che prendi come unico tesoro della tua vita».
Maria Luisa di Gesù per dieci lunghi anni rimane da sola all’ospedale di Poitiers. Sperimenta che prendere Gesù come unico tesoro della sua vita significa farsi carico del tesoro di Gesù: i poveri, i piccoli, gli emarginati. Sempre accanto a loro, rivela con gesti semplici, quotidiani e profetici, l’amore appassionato di Gesù, Sapienza incarnata. Dice di sè: «Se fossi stoffa mi darei ai poveri».
Nel 1714 il Padre di Montfort progetta di aprire a La Rochelle una scuola per ragazze povere e chiama Maria Luisa ad avviare questa fondazione. Per lettera la invita a non indugiare perché «se non si corre qualche rischio per Dio, non si fa niente di grande per Lui». E Maria Luisa rischia, osa, disponibile a volare là dove la spinge il soffio dello Spirito Santo!
Maria Luisa muore il 28 aprile del 1759, a Saint-Laurent- sur-Sèvre. Stessa data, stessa ora, stesso luogo in cui era morto Luigi di Montfort, 43 anni prima! Lei ha 75 anni e le ultime parole alle sue suore sono: «Abbiate cura dei poveri».