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Maria: giardino chiuso … fonte sigillata

Ascolto la Parola di vita

Dal Cantico dei Cantici (4,12-15.16b)

«Giardino chiuso tu sei, sorella mia, mia sposa,
sorgente chiusa, fontana sigillata.
I tuoi germogli sono un paradiso di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro e nardo,
nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo,
con ogni specie di alberi d’incenso,
mirra e àloe, con tutti gli aromi migliori.
Fontana che irrora i giardini,
pozzo d’acque vive
che sgorgano dal Libano. (…)
Venga l’amato mio nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti».

Contemplo con Luigi di Montfort

Da Il segreto di Maria (cfr. SM 20)

«Felice, mille volte felice quaggiù, l’anima alla quale lo Spirito Santo rivela il segreto di Maria per conoscerla, ed alla quale apre questo giardino chiuso perché vi entri, questa fonte sigillata perché vi attinga e beva ad ampie sorsate le acque vive della grazia! In questa amabile creatura tale anima troverà solo Dio, senza creature, ma Dio nello stesso tempo infinitamente santo e sublime, infinitamente condiscendente e proporzionato alla sua debolezza».

Rifletto

Il Padre di Montfort ricorre alle immagini del giardino chiuso e custodito, e della fonte sigillata per affermare che entrare nelle profondità del mistero di Maria è un dono dello Spirito Santo. Anche Maria di Nazareth è parte integrante del “mistero di Dio” che, come ci dice Gesù stesso, è nascosto ai sapienti e agli intelligenti per essere rivelato ai piccoli (cfr. Lc 10,21). Per conoscere il “segreto di Maria”, abbiamo dunque bisogno della luce tutta particolare dello Spirito Santo.

Otteniamo dallo Spirito Santo il “lasciapassare”, vivendo con fedeltà una vera devozione a Maria, nella docilità alle sue ispirazioni e nell’imitazione dei suoi atteggiamenti evangelici. Più la amiamo come figli, più ci viene aperto questo giardino e più possiamo attingere a questa fontana la vita stessa di Gesù che scorre in lei e da lei (cfr. VD 264).

Maria è giardino chiuso e custodito per la sua verginità feconda e perpetua, perché è totalmente di Dio e per Dio. Nessuna creatura umana ha mai sperimentato un’intimità più profonda con Dio, una fusione più completa di volere e di esistenza, di quella di Maria. Maria è fontana sigillata – il nemico non è mai entrato in lei a rendere torbido il suo cuore – perché trova solo in Dio e nella sua volontà le sue delizie.

Guardando a Maria, “giardino chiuso” e “fontana sigillata”, comprendiamo che anche noi siamo chiamati a diventare tali, custodendo l’intimità con il Signore, non cedendo all’idolatria, vivendo fedelmente le promesse del nostro battesimo, ascoltando solo Lui, trovando nel suo amore il nostro piacere e versando l’acqua di un annuncio vivo e di una testimonianza evangelica limpida e fresca.

«Venga l’amato mio nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti»: l’invito dell’amata del Cantico dei Cantici al suo amato, è anche l’invito che la Vergine Maria rivolge a tutti noi. Desidera che dimoriamo con gioia in lei per godere della contemplazione di Dio, un Dio che è proprio per noi, proporzionato alla nostra debolezza e per gustare quanto è buono Gesù, il suo frutto squisito!

Chiediamo allo Spirito Santo di rivelarci e introdurci nel segreto di Maria per attingere dalla fontana del suo grembo l’acqua viva della Grazia!

Prego

«Santa Maria,
quando vedo la tua bellezza,
quando sento parlare della tua bontà,
la mia povera anima è tutta estasiata.
Che io ti serva, che ti renda ogni onore, dopo Dio.
Solo tu sei tutta bella,
senza peccato, senza nessun difetto,
senza mai dispiacere all’Altissimo.
Perfettamente fedele in tutto,
quaggiù nel tuo cammino terreno,
notte e giorno hai amato Dio».

(cfr. Cantico 81)