Maria, Vergine fedele
Ascolto la Parola di vita
Dal Vangelo secondo Marco (3,31-35)
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo [Gesù]. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Contemplo con Luigi di Montfort
Dal Trattato della vera devozione a Maria (VD 175)
«Maria è la Vergine fedele, che con la fedeltà a Dio, ripara le perdite fatte da Eva l’infedele con l’infedeltà, e ottiene la fedeltà a Dio e la perseveranza per quelli e quelle che si affidano a lei».
Rifletto
Il Santo di Montfort, nel solco della Tradizione della Chiesa, ci invita a contemplare Maria quale Vergine fedele. Le Scritture rivelano che Dio prima di tutto «è il Dio fedele, che mantiene l’alleanza e la bontà per mille generazioni» (Dt 7,9) cioè sempre. Anche Maria, nel Magnificat, canta la fedeltà del Signore! Sperimenta che Dio è fedele verso di lei in particolare e corrisponde con la sua fedeltà. In tal senso la fedeltà di Maria diviene il riflesso della fedeltà di Dio.
Corrado di Sassonia (+ 1279), dopo aver cantato la fedeltà del Signore si indirizza a Maria dicendole: «Ecco, o Maria, qual è il Signore, quant’è fedelissimo il Signore che è con te! E poiché il Signore fedelissimo è con te fedelissimamente, per questo anche tu sei fedelissima con lui. (…) Eva fu trovata infedele, Maria invece fedele, Eva fu infedelissima mediatrice di dannazione. Maria al contrario fedelissima mediatrice di salvezza». Per la fedeltà di Maria, quindi, si riaprono le porte del Paradiso chiuse a causa dell’infedeltà di Eva e viene a noi il Salvatore.
Maria è la discepola fedele che fa la volontà del Padre dei cieli. Una fedeltà a Dio semplice e umile quella di Maria, come figlia, sposa, madre, discepola, che ha significato per lei obbedienza a una Parola, costanza nel proprio compito, perseveranza nel quotidiano fino alla croce e speranza di un compimento finale. Pensando alla parabola evangelica dei talenti, si può ben dire di lei che è la serva buona e fedele che, intraprendente e libera da ogni paura, ha fatto fruttare il dono ricevuto da Dio.
Oggi la fedeltà è un atteggiamento non molto apprezzato! Diciamo che è un valore fuori catalogo, non più in vendita, fuori moda! Siccome è difficile, allora è inutile vivere la fedeltà, si dice. Oggi si guarda alla persona fedele con sospetto, non come esempio da imitare, quanto piuttosto da compatire perché monotona, quasi “surgelata” e ingessata nei suoi legami e nelle sue scelte. Oggi – ha ribadito più volte papa Francesco – regna la cultura del provvisorio che predica che non vale la pena di impegnarsi per tutta la vita e di fare scelte definitive alle quali rimanere fedeli. L’esperienza della fedeltà è però una sfida perché nel cuore umano c’è sempre il desiderio del “per sempre” e la nostalgia del definitivo.
Guardando a Maria comprendiamo qual è la sorgente della fedeltà. Non tanto uno sforzo della nostra volontà umana, quanto l’abbandono fiducioso all’amore misericordioso di Dio. Si è fedeli perché Dio rende tali: è Lui che costruisce in noi la risposta fedele del nostro amore. La fedeltà è frutto di tanta umiltà e fiducia in Dio, ciò che non ha avuto Eva nel suo orgoglio di fare a meno di Lui e nel sospetto nutrito nei confronti del suo amore, giudicato inaffidabile e per niente disinteressato.
Ci sono sempre delle illusioni che attirano l’attenzione del nostro cuore e tante volte noi vogliamo rincorrerle. Spesso, quando noi ci sentiamo sicuri incominciamo a fare i nostri progetti e ci allontaniamo lentamente dal Signore, non rimaniamo nella fedeltà a Lui, al Vangelo, al nostro Battesimo.
Chiediamo a Maria, Vergine fedele, di custodire in noi la fedeltà al Signore e di sperimentare che, attingendo all’amore misericordioso di Dio, anche le nostre infedeltà possono diventate luogo dove reimparare il linguaggio della fedeltà.
Prego
«O Maria,
ti prendo oggi per mia Madre e Regina:
trattami come l’ultimo dei tuoi figli
e il più sottomesso dei tuoi servi.
Ascolta i sospiri di un cuore
che desidera amarti e servirti fedelmente.
Non sia che di quanti a te son ricorsi
Io sia stato il primo inascoltato.
Mia speranza! Mia vita!
Mia fedele ed immacolata Vergine Maria!
Ascoltami, difendimi, nutrimi, istruiscimi, salvami».
(cfr. Metodi per recitare il Rosario 15)