«Oggi celebriamo il Figlio di Dio, il Benedetto per natura, che viene a noi attraverso la Madre, la benedetta per grazia.
Maria ci porta così la benedizione di Dio. Dove c’è lei arriva Gesù. Perciò abbiamo bisogno di accoglierla, come santa Elisabetta, che la fece entrare nella sua casa e subito riconobbe la benedizione, e disse: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!» (Lc 1,42). Sono le parole che ripetiamo nell’Ave Maria.
Facendo posto a Maria veniamo benedetti, ma impariamo pure a benedire. La Madonna, infatti, insegna che la benedizione si riceve per donarla. Lei, la benedetta, è stata benedizione per tutti coloro che ha incontrato: per Elisabetta, per gli sposi a Cana, per gli Apostoli nel Cenacolo… Anche noi siamo chiamati a benedire, a dire bene in nome di Dio. Il mondo è gravemente inquinato dal dire male e dal pensare male degli altri, della società, di sé stessi. Ma la maldicenza corrompe, fa degenerare tutto, mentre la benedizione rigenera, dà forza per ricominciare ogni giorno.
Chiediamo alla Madre di Dio la grazia di essere per gli altri portatori gioiosi della benedizione di Dio, come lei lo è per noi».