Maria, madre dell’Eterna Sapienza
Ascolto la Parola di vita
Dal Vangelo secondo Luca (1,30-33)
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Contemplo con Luigi di Montfort
Da L’Amore dell’eterna Sapienza (cfr. AES 203-204)
«Nessuno, al di fuori di Maria, ha trovato grazia davanti a Dio per sé e per tutto il genere umano. Nessuno, al di fuori di lei, ha avuto il potere di incarnare e far nascere l’eterna Sapienza … e può ancora oggi, in collaborazione con lo Spirito Santo, incarnarlo, per così dire, nei predestinati.
È la madre degnissima della Sapienza, perché l’ha incarnata e messa al mondo come frutto del suo grembo: È benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù».
Rifletto
Il Padre di Montfort chiama Maria “madre degnissima della Sapienza”. Se solo Maria è madre di Cristo in senso biologico, in senso spirituale anche noi siamo chiamati ad essere madri di Cristo! Per mezzo nostro avviene una specie di parto nella fede in altri cuori. Anche se non lo so, non lo costato, quando ascolto la Parola, diffondo il Vangelo, opero per la fede, contribuisco a far nascere Cristo nel cuore delle persone. In questo modo noi imitiamo Maria come Madre.
Qual è la nostra vocazione oggi? La stessa di Maria! Il Verbo di Dio ha bisogno di una carne perché diventi visibile, possa parlare in una lingua umana, possa ancora sanare le ferite dell’uomo. Quella carne siamo chiamati a dargliela noi.
Dare un corpo a Gesù Cristo Sapienza vuole dire che tutto della nostra vita – pensieri, desideri, decisioni, comportamenti, sogni – deve, a poco a poco, assumere i lineamenti e la forma dei pensieri, dei progetti, dei sentimenti, delle decisioni, delle azioni di Gesù.
Per questo ci è donata Maria, Madre dell’eterna Sapienza!
Prego
O Vergine stupenda,
o Madre beata
come sei incantevole
nella tua purezza!
Quanto sei potente
nella tua umiltà!
Tu hai stupito Dio, l’hai fatto discendere;
attirato dalla tua bellezza,
non ha potuto difendersi
e ha preso la nostra umanità.
Incredibile mistero!
Dio diventa mio fratello,
tu formi il tuo Creatore,
tu generi il tuo Salvatore
e il tuo stesso Padre.
Beato è il tuo grembo, Vergine pura e fedele,
per avere racchiuso l’immensità,
per avere nutrito e portato
la Sapienza eterna.
Madre del divino amore,
ricco santuario
che porti il mio Sovrano
e la mia Salvezza,
fai entrare nel mio cuore
l’Agnello mansueto.
Gesù, mio caro sposo,
mio Dio, mio fratello,
vieni, vieni a nascere in me
per mezzo della tua Santa Madre,
affinché io possa per mezzo tuo
andare al Padre. Amen.
(cfr. C 63; C 87)