Maria, Madre della Chiesa
Ascolto la Parola di vita
Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25-27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Contemplo con Luigi di Montfort
Da L’amore dell’eterna Sapienza (cfr. AES 213.214)
«Maria non è solamente la madre di Gesù, capo degli eletti, ma è anche la madre di tutte le sue membra. Infatti, lei le genera, porta nel seno e fa nascere alla gloria comunicando loro la grazia di Dio. (…)
Tocca a Maria generare noi in Gesù Cristo e Gesù Cristo in noi, fino alla perfezione ed alla pienezza della sua età. Per cui, con più verità di san Paolo, ella può dire: Figlioli miei, io di nuovo vi partorisco nel dolore, finché non sia formato Cristo in voi!».
Rifletto
Maria ha una vocazione: essere la Madre di Dio! Luigi di Montfort in uno dei suoi Cantici sul Santissimo Sacramento esplode in questa lode e benedizione: «È da te, Vergine Maria, che ci vengono / questo corpo e questo sangue… Benedetta tu in ogni luogo per averci fatto / questo dono prezioso» (C 134,11). La vocazione di Maria è dare carne e sangue al Verbo di Dio.
Sotto la croce del Figlio Maria riceve una vocazione … nella vocazione! Gesù ha voluto che lei si prendesse cura di ogni suo discepolo come madre. La conseguenza è che la Vergine Madre abbraccia in ogni istante ciascuno di noi. La sua vocazione da sempre e per sempre è una sola: essere madre nostra! È una verità da non dimenticare mai: abbiamo una madre, non siamo orfani, nella nostra vita batte il cuore di una madre.
Sotto la croce di Gesù c’è una vocazione anche per noi: diventare ed essere il discepolo che Gesù ama perché prendiamo con noi Maria. Dicendo al discepolo amato: “Ecco tua madre!”, Gesù ha chiesto ad ogni discepolo di nutrire un legame filiale con Maria. Significa che per essere conformati a Gesù Cristo – spiega Luigi di Montfort – occorre rimanere nascosti nel grembo di Maria dove lei custodisce, nutre, si prende cura, fa crescere fino a quando non ci genera alla gloria di Dio (cfr. VD 33).
Prego
«Amabile mio Gesù!
Ti sono riconoscente
per avermi donato alla tua santa Madre
quale devoto schiavo d’amore.
Mille e mille volte l’ho presa per ogni mio bene
con san Giovanni evangelista ai piedi della Croce,
e altrettante volte mi sono donato a lei.
Se ancora non l’ho fatto come tu desideri,
lo faccio ora come vuoi tu.
Se scorgi nell’anima mia e nel mio corpo
qualcosa che non appartiene
a questa eccelsa Regina,
ti prego: toglila e allontanala da me,
perché se non è di Maria, non è degna di te.
Amen».
(cfr. Il segreto di Maria 66)