«Una piccola e povera Compagnia»
Prete da pochi mesi, così scriveva san Luigi Maria di Montfort al suo padre spirituale il 6 dicembre 1700: «Provo grandi desideri di far amare nostro Signore e la sua Santa Madre, di andare, in maniera povera e semplice, a insegnare il catechismo ai poveri della campagna e di spingere i peccatori alla devozione verso la Vergine santa (…) viste le necessità della Chiesa, non posso fare a meno di chiedere continuamente, gemendo, una piccola e povera compagnia di buoni sacerdoti che svolgano tale compito sotto la bandiera e la protezione della Vergine santissima».
Il sogno di una piccola e povera Compagnia ha accompagnato il Santo di Montfort durante tutto l’arco della sua esistenza missionaria, fino alla vigilia della sua morte, quando organizza un pellegrinaggio con l’unico scopo «di ottenere da Dio, per intercessione della Vergine, dei buoni missionari che camminino sulle orme degli apostoli, nel totale abbandono alla Provvidenza».
È nel 1705, con la vocazione di fratel Mathurin Rangeard che il sogno del san Luigi Maria di Montfort si realizza. Da allora, uomini di ogni parte del mondo, adulti e giovani, affascinati dalla sua spiritualità, si impegnano a seguire Gesù Cristo, nello stile della vita apostolica monfortana.
La Congregazione dei Missionari Monfortani o della Compagnia di Maria (S.M.M.), questo è il nome ufficiale dell’Istituto, attualmente è presente nei cinque continenti, in più di 32 Paesi. Il suo scopo primario è stato sempre quello di annunciare il Vangelo, sia a chi ancora non è cristiano, sia a coloro che rischiano di dimenticare il loro Battesimo e non vivono più secondo il vero spirito evangelico.