Lo scorso venerdì 25 ottobre 2024 Salvatore Scalese ha fatto la sua professione perpetua nella Compagnia di Maria.
La celebrazione eucaristica con il rito della professione è stata celebrata nella Parrochia di san Luigi di Montfort a Roma. È stata presieduta dal vicario generale dei Missionari Monfortani, padre Marco Pasinato.
Salvatore è nato in Gravina di Puglia nel 1995. Ha conosciuto i monfortani nella comunità di Santeramo in Colle dove ha avuto inizio la sua ricerca vocazionale; nel 2016, a Roma, inizia il suo percorso formativo. A giugno di quest’anno ha concluso gli studi di licenza in Spiritualità all’Università Pontificia Gregoriana e durante l’estate si è trasferito nella sua nuova comunità e parrocchia a Ginosa (TA) dove svolgerà il suo servizio pastorale.
Alla celebrazione sono stati presenti i suoi familiari, parenti, numerosi confratelli e persone che Salvatore ha incontrato nel suo cammino di formazione in questi anni. Dopo la celebrazione siamo scesi nel teatro parrocchiale per continuare la festa con la cena.
Auguriamo a Salvatore un camino fruttuoso e ricco di benedizioni come religioso monfortano nel suo servizio al popolo di Dio e alla famiglia monfortana.
Durante gli esercizi spirituali a Loreto, il 16 settembre 2024, otto studenti della Compagnia di Maria hanno rinnovato la loro professione religiosa in un momento di profonda spiritualità e raccoglimento. I voti sono stati posti nelle mani del padre provinciale, Angelo Sorti, durante la celebrazione della Santa Messa, un momento solenne e carico di significato. Loreto, luogo notevole per la nostra famiglia Monfortana, ha fatto da cornice a questa tappa fondamentale della loro formazione, che rappresenta il frutto dell’impegno e del cammino intrapreso durante l’anno precedente, di cui è la naturale conseguenza.
Questo rinnovamento dei voti non è solo un momento personale per i giovani religiosi, ma anche un segno di speranza e vitalità per l’intera comunità. Rappresenta un impegno rinnovato a seguire la via tracciata dal carisma monfortano, caratterizzata dal servizio umile e dall’amore per la Vergine Maria. L’intera comunità Monfortana ha vissuto questo evento con grande gioia, celebrando il cammino di fede e di consacrazione degli studenti. A conclusione di questa importante tappa, rivolgiamo loro i nostri più sinceri auguri di buon cammino per il futuro, affinché possano continuare a crescere nella loro vocazione con dedizione e impegno, e diventare luce per il mondo che li attende.
Grande festa oggi, 12 settembre, a Varsavia per la beatificazione dei Servi di Dio Stefano Wyszyński (1901-1981) ed Elisabetta Róża Czacka (1876-1961). Il rito è stato presieduto a nome del Papa dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.
Il Cardinale Wyszyński – ha detto il Cardinale Semeraro nell’omelia – «guidò con coraggio, costanza e decisione la nave della Chiesa che è in Polonia, opponendo a un’ideologia che disumanizzava l’uomo e lo allontanava dalla pienezza di vita, il Vangelo di Cristo vissuto con fedeltà. Non si risparmiò in nulla, sopportò tutte le umiliazioni e sofferenze».
Amico di San Giovanni Paolo II, «vero figlio della Polonia, aveva davvero nel cuore una devozione profonda alla Vergine Maria: come sotto il suo sguardo materno aveva visto nascere la sua vocazione e sotto lo stesso sguardo aveva consacrato a Dio la sua vita e le sorti della Nazione Polacca, così fu lei a insegnargli ogni giorno del suo ministero a vivere solo per lui e a lui solo piacere». Soli Deo per Mariam è lo slogan che egli amava ripetere!
Uno dei tratti più caratteristici della spiritualità del cardinale Wyszyński era, quindi, la sua devozione mariana, dal carattere decisamente cristologico, attinta e alimentata dal riferimento a san Luigi di Montfort.
L’incrollabile fiducia e la profonda devozione alla Santa Vergine emerge dal diario “Appunti dalla prigione”, scritto dal cardinale Wyszynski durante la sua prigionia a Stoczek durata dal 25 settembre 1953 al 28 ottobre 1956. Con commozione annota che, dopo tre settimane di preparazione «seguendo le indicazioni del Beato Luigi Maria Grignion de Montfort contenute nel Trattato della vera devozione alla Beata Vergine Maria», l’8 dicembre 1953 si è donato per le mani della sua «Migliore Madre in totale schiavitù a Cristo Signore» (cfr. “Appunti dalla prigione”, CSEO, Bologna 1983, p. 52).
Il suo Atto di Consacrazione ha un respiro profondamente monfortano:
«Santa Maria, Vergine Madre di Dio, oggi ti scelgo come mia Signora, Avvocata, Patrona, Protettrice e Madre mia (…). Prometto che non ti abbandonerò mai, non dirò nulla o non farò nulla contro di te. Non permetterò mai ad altri di fare nulla che possa disonorarti. Ti prego, accettami per sempre come tuo servo e tuo figlio. Sii il mio aiuto in tutti i miei bisogni, anima e corpo, e nel lavoro sacerdotale per gli altri. Ti consegno Maria, completamente in schiavitù, e come tuo schiavo consacro il mio corpo e la mia anima, i beni interiori ed esteriori, anche il valore stesso delle mie buone opere, passate, presenti e future, lasciando a te il pieno e completo diritto di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza eccezione, secondo il tuo volere, a maggior gloria di Dio, nel tempo e nell’eternità. Per mezzo di te, con te, in te e per te, voglio diventare schiavo totale del tuo Figlio (…). Tutto ciò che farò, per le Tue Mani Immacolate, Mediatrice di tutte le grazie, lo offro alla gloria della Santissima Trinità – Soli Deo! Maria di Jasna Góra, non abbandonarmi nel mio lavoro quotidiano e mostra il tuo volto puro nell’ora della mia morte. Amen».
Nel reliquiario è incorporato proprio il manoscritto originale di questo Atto di consacrazione alla Madre di Dio, a testimoniare che il Trattato è il segreto della sua santità.
Uno dei frutti della consacrazione a Gesù per Maria di Stefano Wyszynski maturerà a Jasna Góra il 3 maggio 1966 nell’atto di totale servitù alla Madre di Dio, per la libertà della Chiesa in Polonia ed in tutto il mondo, pronunciato in occasione del Millennio del Battesimo della Nazione, con la partecipazione di quasi un milione di fedeli.
Ebbe a testimoniare San Giovanni Paolo II: «Il Cardinale Stefano Wyszynski stava sempre sotto la Croce di Cristo, insieme a Maria. “Tutto ho posto nelle mani di Maria”. Nei riguardi di lei si sentiva come l’apostolo Giovanni, come un figlio adottivo, e come l’innamorato della Genitrice di Dio, “schiavo d’amore”. In questa donazione senza riserve trovava la propria libertà spirituale: sì, era un uomo libero, e insegnava a noi, suoi connazionali, la vera libertà» (cfr. Omelia, Varsavia, 16 giugno 1983).
«Questa devozione è una via facile, breve, perfetta e sicura, per arrivare all’unione con Nostro Signore, in cui consiste la perfezione del cristiano» (Montfort, VD 152)
I Missionari Monfortani, in collaborazione con l’Associazione Maria Regina dei Cuori, sede regionale di Trinitapoli (Bat), propongono un nuovo itinerario on line di preparazione alla consacrazione a Gesù per le mani di Maria, secondo gli insegnamenti di san Luigi di Montfort.
Il percorso inizierà sabato 25 settembre 2021 e si articolerà in dieci catechesi a cadenza settimanale, proposte alle ore 20.30 on line sulla piattaforma Zoom.
L’itinerario si concluderà con la consacrazione Gesù per le mani di Maria, preceduta dal “mese di preparazione” secondo la scansione indicata da san Luigi di Montfort nel Trattato della vera devozione.
Vinta la sfida missionaria di lanciare ONLINE sulla piattaforma ZOOM l’itinerario in preparazione alla Consacrazione a Gesù Cristo per le mani di Maria insegnata da San Luigi di Montfort, per dare la possibilità a chi, con l’emergenza sanitaria, aveva visto interrotto il proprio percorso nelle parrocchie, di portarlo così a termine e per rispondere alle tante richieste di consacrazione ricevute per e-mail durante il lockdown.
Al primo percorso hanno partecipato 1.560 iscritti che hanno seguito 10 CATECHESI a ritmo settimanale tenute dai missionari monfortani, padre Giovanni Maria Personeni, padre Mihovil Filipovic e padre Nikola Tandara e dalla consacrata con voti dell’Associazione Maria Regina dei Cuori, Mariane Magalhaes de Souza .
Il secondo percorso si concluderà il 16 luglio e i partecipanti iscritti sono 664. È già in programma per fine settembre un terzo itinerario, reso possibile dal tam tam degli stessi iscritti che stanno diffondendo tra familiari ed amici il tesoro spirituale ricevuto. Per iscriversi occorre compilare il modulo al link https://forms.gle/ETztjkgCu3iZp1cQ9
Le radici trinitarie dell’itinerario monfortano, il suo carattere cristocentrico, la sua profonda ispirazione, così attuale, danno i frutti di un’abbondante e miracolosa pesca in questi tempi così incerti e vuoti, vista l’emergenza sanitaria in atto.
Dalle testimonianze di coloro che hanno partecipato alla preparazione online, conclusasi con l’Atto di Consacrazione – testimonianze rilasciate su un modulo di verifica che gli stessi hanno compilato – sono emersi: apprezzamento della vita e degli scritti del Padre di Montfort, gioia per la scoperta dell’importanza del rinnovo degli impegni battesimali e, infine, desiderio di vivere propositi di santità e apostolato nella propria vita, facendosi discepoli e missionari in un mondo in continua trasformazione.
L’impostazione degli itinerari, ma sicuramente lo Spirito Santo che non cessa di accendere nei cuori il bisogno di Dio e la ricerca di proposte serie vita cristiana, hanno suscitato un legame spirituale immediato e profondo con tante persone che cercavano una guida e una direzione sicura.
Sì, decisamente Montfort “ha fatto goal”, è andato “in rete”. Un grazie a Maria, Regina de Cuori, per l’amore e la tenerezza con cui – in ogni tempo – guida i suoi figli al suo Figlio Gesù.
Anna De Girolamo, Associazione MRdC – Centro regionale di Trinitapoli E-mail: mariareginadeicuori@hotmail.it
Montfort e il sogno di una associazione dei consacrati a Gesù per Maria
La particolarità di san Luigi di Montfort nella sua azione missionaria fu la formazione di diversi gruppi o associazioni. Egli intuì l’apporto e il sostegno che potevano offrire per perpetuare i frutti della missione e assicurare la perseveranza di quanti avevano rinnovato i voti e le promesse del battesimo per mezzo di Maria.
Al suo tempo le associazioni spirituali e caritative erano numerose, alcune legate a Ordini o a monasteri, altre autonome. Ai fedeli di tutte le categorie si proponevano Pie unioni, confraternite, Terz’ordini per aiutarli a vivere in pienezza la vita cristiana.
Luigi di Montfort si rifece a queste strutture pastorali largamente diffuse, sia rinnovando l’esistente, sia creando realtà nuove per rispondere ad esigenze specifiche. Così costituì per gli uomini la «confraternita dei penitenti bianchi» e per le giovani l’«associazione delle 44 vergini»: due gruppi per i quali egli stesso scrisse il regolamento. Alle anime più generose propose la «confraternita degli amici della croce». Per essa scrisse nel 1714 la famosa Lettera circolare agli amici della croce. Inoltre, sappiamo che almeno in tre occasioni, cioè a Dinan (1707), a Montfort (1707) e a La Rochelle (1711), per mantenere le buone disposizioni nei soldati ai quali aveva tenuto la missione, fondò per loro la «confraternita di s. Michele», scrivendone il regolamento e facendolo approvare.
A Luigi di Montfort stava a cuore un’altra associazione, che però non poté erigere durante la sua vita almeno nella forma da lui sognata. Una «confraternita» capace di aggregare e unire i fedeli decisi a percorrere la via spirituale e apostolica presentata nel Trattato della vera devozione, il cui primo passo consiste nella perfetta consacrazione di sé stessi a Gesù Cristo per le mani di Maria».
Una associazione nuova, originale, ampia, che insieme alla piccola Compagnia di missionari e alle Figlie della Sapienza fosse in grado di attuare le aspirazioni più profonde di Luigi di Montfort: rinnovare lo spirito del cristianesimo e riformare la Chiesa. Per lui, infatti, essere discepoli di Cristo implicava essere apostoli del suo regno. La via che egli presentava, oltre che un segreto di santità era anche un cammino di vita apostolica e chi lo percorreva si lasciava formare da Maria a collaborare con slancio all’opera del Figlio.
La Preghiera Infocata, l‘Allocuzione agli associati della Compagnia di Maria e la Regola manoscritta per i missionari, sono rivolte direttamente ai membri della Compagnia di Maria. Ma l’ideale del santo può ispirare tutti coloro che vogliono seguire l’itinerario spirituale che egli ha tracciato. Tutti i consacrati a Gesù per le mani di Maria sono chiamati ad unirsi sotto lo stendardo di Maria, secondo il loro stato di vita e le loro possibilità, per impegnarsi nella missione della Chiesa. Luigi di Montfort si prefigurava «uno squadrone di bravi e valorosi soldati di Gesù e Maria, dell’uno e dell’altro sesso…» (cfr. VD 114). Questo significa che i suoi appelli e speranze non riguardavano solamente i sacerdoti. Sappiamo, infatti, che egli coinvolgeva anche i laici nella sua attività apostolica.
Luigi di Montfort si augurava che quanti si consacrassero a Gesù Cristo per le mani di Maria, potessero avere una «confraternita» che permettesse loro di trovarsi insieme per meglio viverla: «Quelli e quelle che vogliono abbracciare questa particolare forma di devozione – che non è eretta in Confraternita, anche se ciò è desiderabile…» (cf VD 227). Questo desiderio si è realizzato e coloro che fanno la loro consacrazione possono chiedere di unirsi all’Associazione Maria Regina dei Cuori.
“Se non si rischia qualcosa per Dio non si fa nulla di grande per Lui”: è il titolo della catechesi che don Luigi Maria Epicoco ha tenuto il 23 febbraio 2020, a Trinitapoli (BT) durante la giornata di spiritualità dell’Associazione Maria Regina dei Cuori.
A partire dall’esperienza del Padre di Montfort, don Luigi introduce nel senso profondo della consacrazione: il legame con Maria non è semplicemente una pratica esteriore, ma una relazione affidabile che aiuta a compiere scelte vertiginose, cioè a rischiare per Dio.
Un resoconto dell'attività dell'Amministrazione generale nell'ambito degli Associati monfortani
La Compagnia di Maria ha ereditato dal fondatore, san Luigi di Montfort, il tesoro spirituale della consacrazione a Gesù Cristo per mezzo di Maria. Molte persone, volendo riconfermare la loro vita battesimale, “bussano” alla porta della Congregazione con il vivo desiderio di conoscere la spiritualità della consacrazione, per chiedere consigli su come vivere questa pratica o per essere registrati come membri dell’Associazione Maria Regina dei Cuori.
P. Arnold Suhardi, consigliere generale incaricato della commissione degli Associati monfortani nel mondo, ha presentato sul bollettino mensile Gesù vivente in Maria (37/2021) un resoconto sull’attività dell’Amministrazione generale, dal 2017 ad oggi, in favore degli associati monfortani.
In primo luogo – fa presente p. Arnold – ha promosso la diffusione degli Statuti dell’Associazione Maria Regina dei Cuori presso i centri nazionali e regionali che sono in prima linea nell’impegno di accompagnamento, di formazione e nella cura degli aspetti organizzativi.
Inoltre, ha cercato di rispondere all’esigenza di avere una descrizione il più possibile chiara dell’identità di un “associato monfortano”, individuando tre note caratteristiche. La prima è l’iscrizione del nome della persona sul “Registro dei membri” dell’Associazione che si trova presso il centro regionale, nazionale o internazionale. La seconda: vivere la consacrazione a Gesù per mezzo di Maria e farne oggetto e contenuto della formazione continua degli Associati. Terza nota è la partecipazione alla missione della Compagnia di Maria, tenendo conto degli statuti e delle concrete possibilità del centro nazionale o regionale.
L’Amministrazione generale ha approvato, poi, il regolamento del centro di spiritualità Totus Tuus di Medjugorje e provveduto a nominare i direttori nazionali e regionali dell’Associazione Maria Regina di Cuori.
P. Arnold informa che il centro internazionale dell’Associazione presso la curia generalizia, oltre a provvedere all’iscrizione nel Registro dei consacrati, ha intensificato la comunicazione e la condivisione delle esperienze tra i vari centri attraverso il bollettino mensile Gesù vivente in Maria, disponibile in sette lingue (francese, spagnolo, inglese, portoghese, italiano, malgascio, indonesiano). Inoltre ha mantenuto i rapporti con altri gruppi al di fuori della Famiglia Monfortana e con singoli che riconoscono Luigi di Montfort come loro maestro spirituale o che studiano la vita e gli scritti del Santo.
Il centro internazionale ha, quindi, sollecitato una relazione dei centri per avere un quadro esatto di dove si trovano attualmente gli associati monfortani e chi sono i direttori; per conoscere il contenuto della formazione e della missione che promuovono e poter condividere le informazioni sul bollettino mensile. È così emerso che vi sono 26 centri dell’Associazione in tutto il mondo. Il numero totale dei membri, compresi gli iscritti presso il centro internazionale è di circa 10.000.
Infine, è stata preparata la lettera circolare del Superiore generale della Compagnia di Maria su: “La partecipazione degli associati laici nella missione monfortana”. Pubblicata all’inizio del mese di maggio del 2021, è arricchita dal contributo di 27 “testimoni”.
«Questa devozione è una via facile, breve, perfetta e sicura, per arrivare all’unione con Nostro Signore, in cui consiste la perfezione del cristiano» (Montfort, VD 152)
I Missionari Monfortani, p. Giovanni Maria Personeni, p. Michele Filipovic e p. Nikola Tandara, insieme alla consacrata con voti dell’Associazione Maria Regina dei Cuori di Trinitapoli (Bat), Mariane Magalhães De Souza, guideranno un itinerario di preparazione alla consacrazione a Gesù per le mani di Maria, secondo gli insegnamenti di san Luigi di Montfort.
Il percorso prevede dieci catechesi, che avranno un ritmo settimanale a partire da mercoledì 10 marzo 2021. Proposte alle ore 20.30 on line sulla piattaforma Zoom, sarà anche possibile ascoltarle sul canale Youtube dell’Associazione Maria Regina dei Cuori dove rimarranno disponibili per le successive 24 ore.
Alle catechesi seguirà un mese di preparazione immediata alla consacrazione, con la proposta di un momento giornaliero di preghiera e riflessione, sempre on line.
A coronamento di tutto l’itinerario, il 31 maggio vi sarà l’Atto di consacrazione.