O Grandi re, vedete una mirabile stella nel cielo?
Mai apparsa prima, quanto è misteriosa!
Annuncia che è appena nato un Salvatore.
Andiamo! Andiamo ad adorare questo grande Maestro.
In cammino! Lasciamo tutto, senza indugiare un attimo,
senza soppesare nella mente l’evento.
Non sentite una nuova dolcezza?
È la voce di Dio che ci chiama.
La luce accesa in cielo seguiamo senza timore.
Al suo chiarore cerchiamo il nuovo Bambino.
A mostrare che ci ama viene da lontano.
Andiamo lontano, per ricambiargli lo stesso amore.
Qui si ferma la stella. Cosa! In questo povero luogo?
Sarebbe nato qui il nostro vero Dio?
Questo è incredibile.
Comunque sia, entriamo nella stalla.
Davvero, ecco colui che cerchiamo:
è il nostro Dio; abbassiamoci, fermiamoci,
prostriamoci ai piedi del suo essere bambino,
con rispetto, amore e silenzio.
Amici, non sentite l’indicibile dolcezza
che si gusta qui, accanto a questo dolce Salvatore?
Nei nostri palazzi non c’è un piacere
simile a quello che si prova in questa stalla.
Adoriamo, adoriamo il tenero Agnello,
cadiamo, cadiamo ai piedi della sua culla.
È un bambino, ma adorabile;
è misero, ma amabile.
Madre del bell’amore, che tu sia lodata ovunque
per averci donato questo Bambino-Dio
per aver dato alla luce la luce,
l’essere al Dio vero e la vita al Padre.
(Montfort, Cantico 60)