Luigi Maria Grignion di Montfort, un uomo che ha camminato verso Gesù Cristo a passi di gigante. È nato il 31 gennaio a Montfort-sur-Meu, piccolo paese della Bretagna, in Francia. Ordinato sacerdote il 5 giugno 1700, muore il 28 aprile 1716 a Saint-Laurent-sur-Sèvre in Vandea, mentre predica l’ennesima missione. Sulla sua tomba si legge:
«Tu che passi, cosa vedi?
una luce spenta
un uomo consumato dalla fiamma dell’amore
che s’è fatto tutto a tutti
Luigi-Maria Grignion da Montfort.
Se indaghi sulla sua vita, nessuna fu più pura,
se sulla sua penitenza, nessuna più austera,
se sul suo zelo, nessuno più ardente,
se sulla sua devozione a Maria
nessuno somigliò meglio di lui a s. Bernardo.
Sacerdote di Cristo, di Cristo ha seguito le orme,
con la parola Cristo dovunque annunciò,
instancabile, solo nella tomba trovò riposo,
Padre dei poveri, difensore degli orfani,
riconciliatore dei peccatori,
la sua gloriosa morte fu simile alla vita,
come visse, cessò di vivere.
Maturo per Dio volò in cielo».
Solo 43 anni di vita, di cui 16 anni di ministero sacerdotale. Ha percorso a piedi migliaia di chilometri, predicato le missioni in 200 parrocchie, vissuto con e per i più poveri, scritto diverse opere di spiritualità, composto 164 cantici popolari, intrattenuto diverse corrispondenze…dedicato molto tempo alla preghiera e alla meditazione delle Scritture. Tramite lui, lo Spirito ha suscitato la Compagnia di Maria, le Figlie della Sapienza e i Fratelli di San Gabriele.
Luigi Maria Grignion de Montfort viene proclamato beato da Leone XIII, il 22 gennaio 1888 e canonizzato da Pio XII, il 20 luglio 1947. Giovanni Paolo II nell’enciclica Redemptoris Mater, del 25 marzo 1987, lo indica come testimone e guida della spiritualità mariana. Il 20 luglio 1996 ne ha inserito la memoria nel Calendario generale della Chiesa, assegnandola al 28 aprile.